1630: la peste a Offanengo (al cuntacc' a Fanench)

Foto di gruppo presso la Cappella dei Morti del Contagio insieme alla professoressa Verga a cui il progetto è stato dedicato.
Foto di gruppo presso la Cappella dei Morti del Contagio insieme alla professoressa Verga a cui il progetto è stato dedicato.

La 2A ha svolto in questo anno scolastico 2017-18 una lunga attività di Storia, Scienze e Arte che ha avuto per oggetto l'epidemia di peste del 1630, famosa soprattutto perché è stata descritta dal Manzoni nei Promessi Sposi. Hanno studiato sui documenti dell'epoca come essa abbia colpito anche il Cremasco e Offanengo. 

Il lavoro è stato assai articolato. Si è partiti dalla visita all'Archivio Parrocchiale e all'Oratorio di S.Rocco, per concludere con la visita alla cappella dei Morti del Contagio, attualmente inclusa nel perimetro del cimitero, dove furono scavate le fosse comuni per i morti di peste, come è stato dimostrato dalle ricerche della professoressa Verga, alla quale gli insegnanti e gli alunni hanno dedicato questa attività.

Gli alunni hanno decifrato (in parte) i Registri Parrocchiali dell'epoca, hanno contato e annotato i vivi e i morti, hanno disegnato grafici, hanno analizzato l'andamento dell'epidemia, hanno appreso i luoghi di sepoltura, hanno fatto un viaggio nel tempo. Si sono impressionati, e anche un po' commossi, alle vicende di quelle persone, molte delle quali si chiamavano con cognomi che ancor oggi sono presenti in paese.

E hanno riflettuto...

Infine hanno inventato una storia, per metà vera, per metà verosimile, e l'hanno disegnata.

 

Gli insegnanti Barbati Biondo, Cannistrà, Gianluppi, Mori, Zenato.

 

Un ringraziamento particolare a Don Bruno Ginelli, Arciprete della Parrocchia di Santa Maria Purificata di Offanengo, per aver mostrato agli alunni l'Archivio Parrocchiale e averne consentito agli insegnanti la consultazione. 


Grafici rappresentanti le classi d'età degli abitanti di Offanengo prima e dopo l'epidemia di peste in base agli Stati d'Anime del 1627 (l'ultimo prima dell'epidemia) e del 1631 (a epidemia quasi finita).